Versi di queste ore...
MORIREMO … DI SPERANZA
E rimase in piedi contro il vento
l’anello debole dei poteri forti
col suo ghigno emaciato la cravatta
slacciata a mezzo l’abito
bisunto la barba mal fatta.
In piedi rimase a inventare il nulla
firmando con mani non sue
il destino di chi l’aveva eletto
gallo in un pollaio ormai vuoto.
Prima erano volpi e serpenti
a regnare sul bosco predando
quanto restava della notte
poi fu la volta di cani randagi e somari
che ragliavano a comando
ogni volta che il re lo decideva.
GIUSEPPE RUGGERI
Nessun commento:
Posta un commento