L'editoriale
31 ottobre 2012 alle ore 23.54
Honi soit qui mal y pense!

No, non equivochiamo su quest’ultima frase.
Non siamo certo un gruppo d’intriganti, intenti a
procurarci reciproci favori, una combriccola, una camarilla. Al
contrario. Desideriamo allargare il più possibile il nostro gruppo
basato su un idem sentire,
per cui su questa rivista cercheremo di additare al pubblico disprezzo
chi nella nostra società mostra comportamenti non consoni all’essere
sociale che è l’uomo: sia essa la Chiesa, la Massoneria o anche un
semplice circolo culturale, prevalentemente, ma non unicamente, di
questa città.
Cercheremo pure di rilevare l’assurdità di certe
mentalità che proliferano nella nostra società, allo scopo di
intervenire, soprattutto con una presa di coscienza, per un cambiamento.
In tal senso, se mai, e solo in tal senso, i cinque
fondatori di essa costituiranno sì una “cricca”, ma una cricca
“onorevole”, nel senso positivo che, molti secoli fa, attribuiva al
termine Monsignor Della Casa, il celebre autore del “Galateo”. Proprio
questo vogliono essere i nostri eroi, con la modestia derivante dalla
coscienza dei propri limiti: additare al pubblico ludibrio chi il
galateo del vivere civile non conosce o finge di non conoscere; chi
calpesta i diritti del prossimo; ma anche chi, vivendo nell’ignavia,
consuma la sua vita inutilmente, affermando che il mondo è così e che
non c’è niente da fare.
Vorremmo anche, con i nostri articoli (che desideriamo
siano caratterizzati soprattutto dalla chiarezza), far conoscere al
maggior numero possibile di persone la verità su avvenimenti storici
sepolti dall’incuria o dall’ignoranza, facendoli uscire dal sepolcro
retorico in cui sono stati immersi: “l’altra storia”, insomma.
Infine, non tralasceremo di segnalare sulla rivista
pubblicazioni, di qualsiasi genere, che, secondo noi, andrebbero lette e
diffuse non solo per accrescere la nostra cultura, ma anche per
migliorare il nostro vivere sociale.
Siamo convinti che c’è tanto da fare e che se ognuno di
noi, redattori e lettori (chiamati questi ultimi a collaborare con note,
richieste di chiarimenti e veri e propri articoli che seguano la linea
che qui abbiamo esposta), farà la sua parte, la realtà in cui ogni
giorno ci troviamo immersi, e che troppo spesso non ci piace, non potrà
che migliorare.
Auguri a “La Cricca” e ai nostri lettori!
Felice Irrera
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